Cos’è Snapchat?

Snapchat tra gli adolescenti - Psicologa Psicoterapeuta BolognaSnaptchat è una applicazione che serve per scambiarsi foto, brevi video e per chattare con gli amici. Può essere scaricata gratuitamente su tutti gli Smartphone. Basta creare un account, lasciando il proprio nome e cognome e un indirizzo e-mail valido. Snapchat, come gran parte dei social network (es. facebook. instagram..) ha fissato come limite di età i 13 anni, ma sono moltissimi i soggetti minori di 13 anni con un profilo su questi social.

Quello che lo rende così particolare rispetto ad altri servizi di chat, come whatsapp, è che i messaggi, le foto e i video si “auto-distruggono”, si cancellano dopo essere stati visti dal destinatario.

Per esempio, se si invia una foto ad un amico, dopo pochi secondi (al massimo 10) che questo la apre, la foto si auto-distrugge!

E’ inoltre possibile utilizzare una sezione “storie” dove è possibile condividere e vedere le foto e i video dei propri amici per un numero infinito di volte e per un tempo massimo di 24 ore (non pochi secondi come avviene con i messaggi condivisi in privato).

I messaggi inviati vengono chiamati “Snap.” E l’icona dell’app è un fantasmino.

Perché è così popolare tra i giovani e giovanissimi?

Snapchat tra gli adolescenti - Psicologa Psicoterapeuta Bologna

Qui di seguito descrivo i principali motivi per cui snapchat è così popolare:

  • Gli adolescenti non sono interessati a conservare nel loro smartphone foto o video, non sono inclini a guardare al passato, sono molto più portati a vivere il presente, a poter esprime il loro stato d’animo, e a condividerlo nel momento in cui lo provano.
  • Il fatto che gli “snap” abbiano vita breve permette ai ragazzi di scambiarsi anche testi e/o immagini erotiche (“sexting“), inviare alla loro ragazza/o immagini di sé in pose sexy o frasi sessualmente esplicite, sentendosi liberi di osare perché poi tanto i messaggi si cancellano. Se poco dopo i ragazzi provano imbarazzo per ciò che di personale hanno condiviso, magari una frase compromettente o una foto molto audace, possono sentirsi sollevati all’idea che tutto lì dentro passa veloce, si cancella, non resta nella memoria del telefono, e forse, si augurano, nella memoria del destinatario del messaggio.
  • In Snapchat inoltre non esistono “like” “cuoricini” “retweet” etc.. in linea direi con uno dei significati strutturali di questa app:  “vivi il momento, non pensarci troppo!”
  • Gli effetti speciali che si possono applicare alle immagini per personalizzarle sono moltissimi, più che in altre applicazioni, anche questo è un elemento che cattura i giovani.

Consigli per i genitori con figli che usano Snapchat

Snapchat tra gli adolescenti - Psicologa Psicoterapeuta Bologna Il consiglio principale resta quello di parlare con i ragazzi, di affiancarli per aiutarli a usare questa applicazione in modo sicuro.

E’ meglio sapere che:

Snapchat non si può usare prima dei 13 anni.

  • Per mandare un messaggio a qualcuno bisogna conoscere il suo nome utente oppure averlo nella propria rubrica telefonica.
  • In teoria tutti quelli che conoscono il tuo nome utente o il tuo numero di telefono possono mandarti un messaggio, ma si può configurare Snapchat in modo da ricevere solo messaggi da persone della lista degli amici.
  • Puoi bloccare qualcuno cercando il suo nome dalla lista degli amici, entrando nelle impostazioni di quel contatto.
  • Non è del tutto vero che i messaggi si cancellano automaticamente, si possono salvare con uno screenshot.

 Si auto-cancella davvero?

La volatilità di snapchat è solo apparenza, in realtà è sempre possibile salvarsi le foto o i video ricevuti, nella propria cartella immagini, facendo uno screenshot dello schermo con il proprio telefono. Si hanno a disposizione pochi secondi per fare lo screenshot, ma farlo è estremamente semplice e veloce. L’app avvertirà il mittente dell’avvenuto salvataggio, ma ormai la cosa è fatta.

E’ inoltre non del tutto sicura la funzione di cancellazione dei file dal proprio telefono, in quanto sono molte le applicazioni dedicate che riescono a recuperare le immagini che rimangono nascoste nella memoria dello Smartphone (es. SnapCapture).